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30/04/2024
FILIERE SOSTENIBILI DELLA PIANA DEL SELE PROMOSSO DA FONDAZIONE SYMBOLA, BCC CAMPANIA CENTRO, BCC CAPACCIO PAESTUM E SERINO, BCC MAGNA GRECIA

IL MERCATO DELLA IV GAMMA RAPPRESENTA CIRCA IL 18% DEL MERCATO ORTOFRUTTICOLO ITALIANO E LA PIANA DEL SELE CON UNA SUPERFICIE DI CIRCA 6.000 ETTARI DEDICATI ALLA PRODUZIONE È UNO DEI PRINCIPALI POLI EUROPEI.

IL REPORT NASCE DA UNA FORTE COLLABORAZIONE CON LE IMPRESE E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA DEL TERRITORIOLA PIANA DEL SELE, NELLA CONVINZIONE CHA LA SOSTENIBILITA’ RAFFORZA LA QUALITA’ DELLE PRODUZIONI E LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA AGRICOLO. 

LO STUDIO HA IDENTIFICATO 30 SOLUZIONI E TECNOLOGIE PER MIGLIORARE LA SOSTENIBILITÀ DELLA FILIERA DELLA IV GAMMA: DALLA ELIMINAZIONE DELLA PLASTICA, ALLO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI, DALLA RIDUZIONE DEGLI SCARTI AL LORO RIUTILIZZO, FINO ALL’EFFICIENZA DELLA LOGISTICA E DELLA DISTRIBUZIONE

LE TRE BCC ATTIVANO UN PLAFOND COMUNE DI EURO 20 MLN DEDICATO ALLE AZIENDE DELLA FILIERA PER SVILUPPARE SOLUZIONI E TECNOLOGIE GREEN INDICATE NEL REPORT

ERMETE REALACCI, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE SYMBOLA: “IL LAVORO CHE PRESENTIAMO OGGI NON PARLA SOLO DI FILIERE SOSTENIBILI DELLA PIANA DEL SELE MA DI UN’IDEA D’ITALIA. LA COLLABORAZIONE DA ANNI AVVIATA CON IL MONDO DELLE BCC SI BASA PROPRIO SULLA CONVINZIONE CHE L’ITALIA DEVE FARE L’ITALIA. ED È FONDATA SULLA CONDIVISIONE DI QUEI VALORI CHE SONO NEL DNA DI SYMBOLA: QUALITÀ, SOSTENIBILITÀ, LEGAMI COL TERRITORIO E LE COMUNITÀ, INNOVAZIONE, BELLEZZA. SONO I VALORI ATTORNO AI QUALI LE BANCHE SONO CRESCIUTE, UN MODELLO CHE PER RISULTATI ECONOMICI E IMPATTI SOCIALI RAPPRESENTA UN ESEMPIO A CUI DEVE ISPIRARSI IL MONDO DEL CREDITO ITALIANO E NON SOLO. IMPRESE CHE NON HANNO COME UNICO CRITERIO DI SCELTA QUELLO DELLA CONVENIENZA ECONOMICA. IMPRESE CHE, COME DICE IL MANIFESTO DI ASSISI, SONO PIÙ FORTI PROPRIO PERCHÉ PIÙ A MISURA D’UOMO”.

LUCIO ALFIERI, PRESIDENTE BCC MAGNA GRECIA: “UN RINGRAZIAMENTO ALLA FONDAZIONE SYMBOLA PER L'OTTIMO LAVORO PORTATO A TERMINE. QUESTO SVILUPPO, SIAMO CERTI, DARÀ UN ULTERIORE IMPULSO ALL'INDUSTRIA DELLA IV GAMMA CHE DA SEMPRE RAPPRESENTA UN’ECCELLENZA NEL CAMPO DELL’INNOVAZIONE E DELLA SOSTENIBILITÀ. LA COLLABORAZIONE SINERGICA CON LE TRE BCC, DA SEMPRE IMPEGNATE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, È LA DIMOSTRAZIONE CHE UNITI FACCIAMO LA DIFFERENZA”.

CAMILLO CATAROZZO, PRESIDENTE BCC CAMPANIA CENTRO: “IL PROGETTO, IL PERCORSO E I RISULTATI RAGGIUNTI DA QUESTA PRIMA FASE DEL PROGETTO SULLA SOSTENIBILITÀ DELLE MAGGIORI FILIERE AGROALIMENTARI DELLA PIANA DEL SELE, HANNO CONFERMATO QUANTO IL TEMA DELL’INNOVAZIONE SIA IMPORTANTE PER UNO SVILUPPO CAPACE DI GUARDARE AL FUTURO CON OTTIMISMO. L’AVER TROVATO IMPRENDITORI, ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E ISTITUZIONI ACCANTO RAPPRESENTA IL SEGNO CHE IL LAVORO IN RETE DÀ FRUTTO”.

ROSARIO PINGARO, PRESIDENTE BCC CAPACCIO PAESTUM E SERINO: “NEGLI ULTIMI ANNI SI STA DIFFONDENDO UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA NEI CONFRONTI DELLE TEMATICHE DI SOSTENIBILITÀ, LA VISIONE DEL FUTURO NON PUÒ PRESCINDERE DAI FATTORI ESG (ENVIRONMENTAL, SOCIAL, GOVERNANCE), TEMI DI IMPATTO AMBIENTALE CHE ANDRANNO SEMPRE PIÙ AD INCIDERE SUI PROCESSI PRODUTTIVI. PER QUESTO MOTIVO LA BCC CAPACCIO PAESTUM E SERINO È PARTICOLARMENTE ORGOGLIOSA DI AVER PARTECIPATO, INSIEME ALLE CONSORELLE BCC CAMPANIA CENTRO E BCC MAGNA GRECIA, ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTO STUDIO, COORDINATO DALLA FONDAZIONE SYMBOLA, FINALIZZATO AD INDIVIDUARE SOLUZIONI INNOVATIVE PER IL SETTORE DELLA IV GAMMA NELLA PIANA DEL SELE”. 

ANDREA PRETE, PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO DI SALERNO: “L’AGROALIMENTARE È IL COMPARTO PIÙ RILEVANTE DEI SETTORI ECONOMICI DELLA PROVINCIA DI SALERNO, CAPACE DI COLLOCARE LA PROVINCIA DI SALERNO AL SESTO POSTO IN ITALIA PER VALORE DELL’EXPORT, CHE DIVENTA IL PRIMO SE CONSIDERIAMO SOLO IL CENTRO-SUD. ANCHE IN TERMINI DI FATTURATO, L’INCIDENZA A SALERNO È TRE VOLTE QUELLO MEDIO NAZIONALE (10,4% SUL TOTALE, MENTRE IN ITALIA È IL 3,5%). NUMERI SIGNIFICATIVI CHE HANNO SPINTO LA CAMERA DI COMMERCIO DI SALERNO A IDEARE E REALIZZARE IL PROGETTO “AGRIFOOD FUTURE”, UN EVENTO DEDICATO AL CIBO, ANALIZZATO E DISCUSSO NEI SUOI VARI ASPETTI QUALI L’INNOVAZIONE, L’ALIMENTAZIONE, LA SALUTE, LA SOSTENIBILITÀ, IL TURISMO, LA CULTURA, L’ECONOMIA E I MERCATI. IL SUCCESSO DELLA PRIMA EDIZIONE (SETTEMBRE 2023) HA CONVINTO L’ENTE CAMERALE A FAR SÌ CHE LO STESSO DIVENTI UN APPUNTAMENTO RICORRENTE NEL TEMPO, PER CREARE COSÌ UN CONTESTO PERIODICO IN CUI SI POSSA DISCUTERE DELL’INNOVAZIONE, DELLA DIGITALIZZAZIONE E DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA NEL SETTORE AGROALIMENTARE: TUTTE LEVE CHE LO RENDERANNO RESILIENTE NEI CONFRONTI DEI CAMBIAMENTI DEI PROSSIMI ANNI”.

Salerno, 30 Aprile 2024. Il progetto “Filiere Sostenibili dellaPiana del Sele – IV gamma” promosso da Fondazione Symbola, BCC Campania Centro, BCC Capaccio Paestum e Serino e BCC Magna Grecia è stato presentato questa mattina da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbolae Marco Frey, presidente comitato scientifico Fondazione Symbola. Ne hanno discusso Andrea Prete, presidente Camera di Commercio di Salerno; Lucio Alfieri, presidente BCC Magna Grecia; Camillo Catarozzo, presidente BCC Campania Centro; Rosario Pingaro, presidente BCC Capaccio Paestum e Serino. Le conclusioni sono state affidate a Fulvio Bonavitacola, vice presidente Regione Campania. Ha moderato l’evento Alessandra Del Prete, giornalista di La Repubblica.

La forte accelerazione internazionale ed europea verso una transizione verde, chiede alle imprese e ai territori di elevare i propri standard di sostenibilità. Le normative ambientali diventano via via più stringenti, sempre più i mercati selezionano fornitori e partner sulla base di criteri di sostenibilità, l’accesso al credito agevola coloro che mostrano il proprio impegno sui temi ESG, mentre i consumatori nelle scelte di acquisto premiano beni e servizi sostenibili, perché oggi sostenibilità è sinonimo di qualità. 

Dentro questa nuova cornice, nasce il progetto Filiere sostenibili promosso da BCC Campania Centro, BCC Capaccio Paestum e Serino, BCC Magna Grecia e Fondazione Symbola, in partnership con ColdirettiCampania e Confagricoltura Salerno, per raccontare le esperienze già in atto nel territorio e individuare soluzioni e tecnologie per il miglioramento delle performance ambientali, quindi della competitività, delle filiere produttive della Piana del Sele. 

Il progetto copre due annualità e interessa nel 2024 la filiera della quarta gamma e nel 2025 la filiera bufalina, approfondendo cinque dimensioni: Sostituzione o riduzione delle sostanze chimiche, Gestione della risorsa idrica, Gestione del suolo, Energia e riduzione delle emissioni di CO2, Riutilizzo e riciclo dei sottoprodotti.L’intenzione è quella di estendere nel futuro il progetto ad altre filiere produttive dell’area. Anche per questo le Banche di Credito Cooperativo hanno deciso di accompagnare il tessuto produttivo territoriale in questa trasformazione verso una economia della Qualità e quindi più sostenibile, resiliente, competitiva.  Il report sulla IV gamma nasce da un intenso confronto e collaborazione con le imprese del territorio durato un anno ed è adottato dalle associazioni di categoria che lo promuovono verso associati produttori di IV gamma. La novità è che BCC Campania Centro, BCC Capaccio Paestum e Serino e BCC Magna Grecia attivano un plafond comune di euro 20 mln aperto a quelle imprese che vorranno investire per migliorare processi e prodotti nel segno della sostenibilità.

Il mercato della IV gamma rappresenta circa il 18% dell’intero valore economico del mercato ortofrutticolo in Italia e il 2% del totale del mercato alimentare. Nel nostro Paese, il comparto della IV gamma è caratterizzato da una forte concentrazione territoriale. Campania e Lombardia, seguite dal Veneto, controllano la trasformazione dei prodotti orticoli di IV gamma (in particolare rucola, insalate e radicchi), mentre il Trentino, seguito da altre regioni del Nord Italia, controlla la trasformazione di prodotti frutticoli di IV gamma (in particolare mele). Nel 2019, il mercato della IV gamma in Italia aveva raggiunto un valore pari a 913 milioni di euro, con una variazione annuale del +8% (anno terminante marzo 2019 vsmarzo 2018), che corrisponde alla vendita a volume di 127 milioni di chilogrammi di prodotto (+11%). La ripartizione delle vendite a valore era per il 96% riconducibile a verdura di IV gamma (880 milioni di euro) e per il 4% alla frutta di IV gamma (33 milioni di euro).

La Piana è uno dei principali poli produttivi di IV gamma in Europa e nel mondo. Con una superficie di circa 6.000 ettari dedicata alla produzione, le aziende agricole hanno sfruttato il clima mite per garantire una produzione costante durante tutto l'anno, anche con alcuni casi di sovrapproduzione durante l'estate, che genera difficoltà nel collocamento dei prodotti. Le colture di IV gamma predominanti nella Piana del Sele includono le baby leaf, con una particolare specializzazione nella produzione di rucola, lattughino e spinacino. Negli ultimi dieci anni, si è assistito a un'espansione della produzione che ha integrato nuove varietà,come valeriana, basilico, radicchio, bietola, carota, ravanello e diverse insalate. La produzione sotto serra si è estesa anche ad altre coltivazioni aromatiche, come prezzemolo e coriandolo. La rucola della Piana del Sele si distingue come un'eccellenza del territorio italiano, sia in forma selvatica che coltivata. Dotata di valori nutrizionali elevati e spiccate proprietà antiossidanti, la rucola ha ottenuto il prestigioso marchio IGP nel 2020. La creazione di un Consorzio di Tutela nel marzo 2021 evidenzia l'impegno nella valorizzazione di questo prodotto di eccellenza, rappresentando il 73% della produzione nazionale di rucola.

Il lavoro ha analizzato per ciascuna delle 30 soluzioni mappate nelle 5 dimensioni ambientali il grado di adozione nel territorio della Piana del Sele, consultando esperti del settore che hanno consentito di classificarle. 

Nell’ambito della riduzione chimica, la transizione verso pratiche agricole biologiche è fortemente incentivata, con un occhio attento alla ricerca di varietà resistenti e l'impiego di tecnologie 4.0. La gestione idrica, garantita principalmente dai Consorzi di Bonifica e dai pozzi aziendali, si avvale già di interessanti innovazioni mappate.
La gestione del suolo, fondamentale per contrastare la diminuzione della fertilità, si avvale di alcune tecniche esaminate, ma l’adozione delle altre misure mappate non presentano particolari criticità. 

Lo studio propone di lavorare sulla conoscenza di tali soluzioni in modo che possano essere valutate al momento della definizione delle strategie agronomiche e dei relativi investimenti. 
Per riduzione delle emissioni di CO2 e dei consumi energetici, sono già implementate soluzioni come il fotovoltaico, mentre l’agrivoltaico è ostacolato da problemi di oscuramento delle colture, affrontabili in pieno campo con nuove tecnologie disponibili, mentre risulta essere problematico nel caso in cui si voglia implementare sulle serre. La dimensione al riutilizzo di sottoprodotti e scelta del packaging è quella su cui le imprese possono fare ulteriori sforzi. Se da un lato sul packaging sono già adottate diverse soluzioni sostenibili, sono da approfondire il tema del riutilizzo di sottoprodotti (in alcuni casi ostacolato da barriere normative), e le opportunità offerte dalla ricerca di “simbiosi industriale” per gli scarti vegetali e la realizzazione di impianti di compostaggio o digestione anaerobica.

Guardando al futuro, lo studio propone di concentrarsi su tre i fattori: l'acquisizione e lo sviluppo di competenze, essenziali per garantire una gestione efficace delle risorse e l'adozione di pratiche agricole sostenibili; una gestione oculata delle risorse finanziarie e naturali disponibili, investendo capitali in tecnologie già disponibili per l’efficientamento dei macchinari e una maggiore sicurezza alimentare; puntare all'innovazione tecnologica per migliorare la competitività del settore agricolo della Piana del Sele attraverso investimenti in attività di ricerca e sviluppo e la condivisione delle migliori pratiche all'interno della comunità agricola.

Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola: “Il lavoro che presentiamo oggi non parla solo di filiere sostenibili della Piana del Sele ma di un’idea d’Italia. La collaborazione da anni avviata con il mondo delle BCC si basa proprio sulla convinzione che l’Italia deve fare l’Italia. Ed è fondata sulla condivisione di quei valori che sono nel dna di Symbola: qualità, sostenibilità, legami col territorio e le comunità, innovazione, bellezza. Sono i valori attorno ai quali le banchesono cresciute, un modello che per risultati economici e impatti sociali rappresenta un esempio a cui deve ispirarsi il mondo del credito italiano, e non solo. Imprese che non hanno come unico criterio di scelta quello della convenienza economica. Impreseche, come dice il Manifesto di Assisi, sono più forti proprio perché più a misura d’uomo”.

Lucio Alfieri, presidente BCC Magna Grecia: “Un ringraziamento alla fondazione Symbola per l'ottimo lavoro portato a termine. Questo sviluppo, siamo certi, darà un ulteriore impulso all'industria della IV Gamma che da sempre rappresenta un’eccellenza nel campo dell’innovazione e della sostenibilità. La collaborazione sinergica con le tre Bcc, da sempre impegnate allo sviluppo del territorio, è la dimostrazione che UNITI FACCIAMO LA DIFFERENZA”.

Camillo Catarozzo, presidente BCC Campania Centro: “Il progetto, il percorso e i risultati raggiunti da questa prima fase del Progetto sulla sostenibilità delle maggiori filiere agroalimentari della Piana del Sele, hanno confermato quanto il tema dell’innovazione sia importante per uno sviluppo capace di guardare al futuro con ottimismo. L’aver trovato imprenditori, associazioni di categoria e istituzioni accanto rappresenta il segno che il lavoro in rete dà frutto”.

Rosario Pingaro, presidente BCC Capaccio Paestum e Serino: “Negli ultimi anni si sta diffondendo una nuova consapevolezza nei confronti delle tematiche di sostenibilità, la visione del futuro non può prescindere dai fattori ESG (Environmental, Social, Governance), temi di impatto ambientale che andranno sempre più ad incidere sui processi produttivi. Per questo motivo la BCC Capaccio Paestum e Serino è particolarmente orgogliosa di aver partecipato, insieme alle consorelle BCC Campania Centro e BCC Magna Grecia, alla realizzazione di questo studio, coordinato dalla Fondazione Symbola, finalizzato ad individuare soluzioni innovative per il settore della IV gamma nella Piana del Sele. Il Progetto “Filiere Sostenibili della Piana del Sele” ha permesso di individuare criticità e proporre soluzioni fattibili e strategie innovative per migliorare l’impatto ambientale della filiera della IV gamma. Grazie a questo studio, le aziende della filiera che hanno partecipato al Progetto hanno intrapreso azioni concrete per la sostenibilità. L’augurio è che, seguendo l’esempio delle aziende pilota del Progetto, le buone pratiche possano presto diffondersi in tutta la Piana del Sele, permettendo alle imprese di innovarsi per migliorare il profilo aziendale e la competitività”.

Andrea Prete, presidente Camera di Commercio di Salerno: “L’agroalimentare è il comparto più rilevante dei settori economici della provincia di Salerno, capace di collocare la provincia di Salerno al sesto posto in Italia per valore dell’export, che diventa il primo se consideriamo solo il Centro-Sud. Anche in termini di fatturato, l’incidenza a Salerno è tre volte quello medio nazionale (10,4% sul totale, mentre in Italia è il 3,5%). Numeri significativi che hanno spinto la Camera di Commercio di Salerno a ideare e realizzare il progetto “Agrifood Future”, un evento dedicato al cibo, analizzato e discusso nei suoi vari aspetti quali l’innovazione, l’alimentazione, la salute, la sostenibilità, il turismo, la cultura, l’economia e i mercati. Il successo della prima edizione (settembre 2023) ha convinto l’Ente camerale a far sì che lo stesso diventi un appuntamento ricorrente nel tempo, per creare così un contesto periodico in cui si possa discutere dell’innovazione, della digitalizzazione e della transizione ecologica nel settore agroalimentare: tutte leve che lo renderanno resiliente nei confronti dei cambiamenti dei prossimi anni”.